Ne sono sbocciati di amori a prima vista fra un lettore e un libro: passeggiando fra gli scaffali di una libreria a tutti è successo di rimanere fulminati da una copertina. Certo poi ci si avvicina, si cerca subito di approfondire la conoscenza attraverso il titolo, ancor di più spingendosi fino a leggere la quarta.
Ma la folgorazione, la prima attrazione è avvenuta attraverso l’impatto con quella copertina che per qualche motivo ci ha catturato: la copertina è il primo incontro che abbiamo con un libro e deve avere la forza di trascinarci nella scoperta del mondo meraviglioso che si nasconde all’interno delle pagine.
Se quanto detto era valido (e in minor misura continua ad esserlo) nelle romantiche epoche dei flâneur da libreria, sicuramente diventa ancor più importante oggi, nell’era delle immagini che ci circondano nella vita e sul web. La copertina, cosciente del suo peso sociale, vanitosamente spadroneggia su Amazon e si pavoneggia da grande diva su instagram.
Quali caratteristiche deve avere una copertina per essere capace di catturare il lettore?
Più che un elenco in questo articolo vogliamo sviluppare qualche riflessione sull’argomento.
La copertina deve penetrare nelle pagine del libro, portarne in superficie le emozioni e il tono narrativo, costruire una passerella attraverso la quale il lettore raggiunge il contenuto del libro.
Una copertina ben realizzata comunica immediatamente al lettore genere trattato e pubblico di riferimento. La qualità estetica della copertina deve mescolarsi al suo essere anche uno strumento di marketing: il buon disegnatore di copertina non deve solo essere soddisfatto del suo lavoro, ma deve chiedersi: il lettore che voglio raggiungere si soffermerà su questa copertina? La copertina sarà a suo agio negli spazi riservati al genere cui appartiene sugli scaffali delle librerie? Una copertina eccellente deve muoversi fra tradizione e innovazione; rispettare chiaramente o velatamente le norme del genere ma essere abbastanza innovativa per alcuni aspetti da apparire distintiva e originale.
Nel mondo digitale la copertina deve catturare l’attenzione di un lettore in pochi secondi. Ciò aumenta la necessità di immagini in miniatura accattivanti: un bravo cover designer deve concentrarsi sull’aspetto della miniatura per distinguersi nelle vetrine delle librerie virtuali.
In ogni caso nel variegato mondo dell’editoria libraria oggi, nonostante alcune previsioni catastrofiche che parlavano di una smaterializzazione digitale del libro e di una scomparsa dei punti vendita fisici, la realtà è che librerie tradizionali e piattaforme virtuali convivono più o meno pacificamente.
Le librerie in alcuni casi si sono innovate, allargando l’offerta ad altri prodotti affini al libro e introducendo un format di frequentazione lenta per la clientela, accompagnata dalla degustazione di cibi e bevande e dall’ascolto di buona musica. Questo permette ai lettori/clienti di familiarizzare meglio con gli spazi e con i libri offerti.
In ogni caso la copertina rimane lo strumento cattura attenzione: sia espressione creativa che strumento di marketing, l’equilibrio da trovare è quello fra estetica e vendita commerciale.
La copertina deve avere la forza di influenzare le decisioni. L’immagine deve condurre per mano al contenuto. Le emozioni che la lettura scatenerà devono essere garbatamente anticipate dalla copertina.
Una copertina può essere anche ambiziosamente evocativa; sembrare apparentemente distaccata dai contenuti, ma magari trasmetterli velatamente per assonanza, per empatia, per comunanza di affinità estetica. Il lavoro del realizzatore di una buona copertina non è facile da teorizzare, ma sicuramente quando ci troviamo di fronte a una cover ben riuscita sappiamo analizzare cosa ha funzionato.
La scelta delle immagini è di importanza cruciale per stabilire un rapporto con il lettore, per influenzare percezioni e creare aspettative. Le immagini svolgono un ruolo chiave nel design della copertina, poiché realizzano il feeling tra il lettore e il contenuto del libro. Immagini diverse trasmettono messaggi diversi e influenzano le percezioni e le aspettative dei lettori.
Le copertine minimaliste sono particolarmente efficaci per trasmettere temi complessi, poiché incoraggiano i lettori a interagire con le immagini, a interpretare, a resuscitare in loro qualcosa di atavico o di dimenticato ma rimasto sedimentato nell’inconscio. Le copertine fotografiche possono evocare emozioni potenti e agiscono direttamente, sono di impatto immediato. Le copertine illustrate possono essere create appositamente per un pubblico di riferimento e trasmettere un simbolo che i lettori associano alla storia.
Progettare una copertina di libro potente richiede di determinare il messaggio previsto per i lettori e di creare uno stile che risuoni in modo efficace.
Una delle chiavi più importanti per un ottimo design di un libro è la scelta dei caratteri tipografici. Tale scelta richiede una profonda professionalità. Il carattere, lo stile e il posizionamento del testo contribuiscono alla narrazione visiva complessiva e influenzano tutti la voce, il tono e l’aspetto visivo del libro.Dopo aver buttato riflessioni sparse sulla copertina di un libro è giunto il momento di rimettere una quota d’ordine su quanto finora espresso e quindi concludere questo articolo parlando del layout generale, che va proprio a mettere ordine fra tutti gli elementi che compongono una copertina e conseguentemente va a dire qualcosa anche sull’importanza dei font da utilizzare. Utilizzando la corretta gerarchia degli elementi della copertina (titolo, sottotitolo, nome dell’autore e immagini) si garantisce che ciascuno riceva la meritata proporzione.
Innanzitutto una copertina completa deve contenere alcune o tutte delle seguenti informazioni: titolo, nome dell’autore, logo editore, numero di collana; la quarta di copertina può contenere un riassunto dell’opera, biografia dell’autore, ISBN, codice a barre. Specialmente queste ultime informazioni possono essere inserite nelle alette se previste.
Quando si lavora sui testi per la copertina, è importante prestare attenzione ai font di tutti gli elementi che abbiamo menzionato sopra. Non è ottimale utilizzare lo stesso font, dimensione e colore su tutti gli elementi di testo della copertina del libro.
L’insieme del lettering deve rispettare una costruzione che richiede un talento artistico e di marketing sviluppato. Diventa fondamentale la scelta del font e la disposizione del testo nel rispetto degli spazi e di ciò che si vuole evidenziare. La parola chiave è equilibrio e lo si raggiunge trovando la giusta alchemia e gerarchia nei caratteri utilizzati.
I font, le loro dimensioni e colori, posizionamento, forma e texture sono quindi fondamentali nel creare il mood da trasmettere al lettore. La scelta del font è strettamente collegata al messaggio che si vuole trasmettere attraverso il libro, a ciò che si vuole evidenziare del contenuto. Non esistono leggi certe anche se alcuni font aderiscono maggiormente ad alcuni generi. L’effetto finale va però visionato e valutato a seconda dell’affinità al contenuto che si voleva comunicare.
Naturalmente bisogna ben aver presente il pubblico di riferimento e cosa gli vogliamo comunicare nel breve spazio/tempo di una copertina. In ogni caso tutti gli elementi che compongono una copertina (dal lettering alle immagini) devono essere comunque capaci di raffigurare un genere. Anche i font dovranno essere capaci di comunicare d’impatto un genere. Un libro romantico, d’amore o “Romance” per rispettare le etichette contemporanee, dovrà adottare un font arrotondato di effetto più amichevole e vivace.
Per un libro di fantascienza sarebbe opportuno utilizzare un font meccanico che abbia stretta attinenza con la tecnologia, la scienza, la ricerca. Un thriller o un horror dovrebbe utilizzare font che tremano loro stessi in quanto coscienti del contenuto che veicolano.
Per finire due riflessioni sugli standard che le copertine devono rispettare quando appartengono a un editore che ha una cara linea grafica.
Qui siamo di fronte a un compito forse ancora più difficile per un abile cover designer. Se da un lato si agisce all’interno di una struttura consolidata, apprezzata e fortemente riconoscibile sugli scaffali delle librerie fisiche e di quelle virtuali, dall’altro si deve lavorare all’interno di una cornice stabilita, di un layout codificato per garantire la riconoscibilità e originalità del singolo titolo all’interno della riconoscibilità dell’editore e della singola collana. In questi casi, spesso, l’unico margine di manovra concesso alla creatività, è proprio la scelta dell’immagine, che vede così aumentare esponenzialmente la sua importanza.
Abbiamo scelto come immagine del nostro articolo la copertina del libro “Il rumore delle cose nuove” di Paolo Genovese, perché su di noi ha proprio scatenato quell’attrazione immediata di cui abbiamo parlato nell’articolo. Sono tre le cose che catturano la nostra attenzione: l’uso alternato dei colori; la divisione in blocchi orizzontali del layout; gli occhi che guardano il mondo con angolazioni diverse.
Si tratta di una copertina Einaudi, ma l’appartenenza alla scuderia non emerge immediatamente, i canoni Einaudi sono in partenza traditi, ma un intero spazio orizzontale è dedicato al logo e al nome dell’editore con specificata la collana, in questo caso Stile libero Big e la riconoscibilità del marchio attraverso il semplice logo è un lusso competitivo che possono vantare solo le case storiche. Un’osservazione più accurata ci fornisce un’altra spiegazione sul perché siamo caduti nella rete: l’uso combinato di testo e immagini crea figure retoriche miste.
Il “rumore” di cui si parla nel titolo è affiancato da una serie ripetuta di occhi, realizzando una sinestesia che apre una voragine nell’interno del libro e anche nel cuore del lettore: non resta che acquistare il libro per soddisfare la voglia di esplorare.
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