Intervista con l’Autore: intervista a Nicoletta Fazio
1) “Operazione White Christmas” è un racconto lungo fantastico, che potremmo definire un Christmas carol. Com’è nata l’idea di un racconto fantasy che parla del Natale?
L’idea è nata di getto, d’istinto. Mi trovavo in un periodo della mia vita un po’ ingarbugliato e non proprio luminoso, e la scrittura, come sempre mi accade, è venuta in mio aiuto, donandomi di nuovo il sorriso e la leggerezza che avevo perso. Nel creare questo racconto mi sono divertita un mondo! È ambientato nel periodo natalizio perché volevo affrontare un tema che sento molto e che costituisce il motore della narrazione: dov’è finito lo spirito del Natale? È possibile ritrovarlo?
2) Come nel celebre “Canto di Natale” di Dickens, anche in “Operazione White Christmas” si rilevano molti spunti di riflessione e più livelli di lettura del testo.
C’è un primo piano di lettura, fiabesco e magico, che riguarda la storia fantastica e il suo sviluppo. E poi c’è un secondo piano più profondo, che emerge anche in tanti piccoli dettagli disseminati qua e là, e che rappresenta una sorta di volo a planare sulla società del nostro tempo e sulle peculiarità che, nel bene e nel male, la caratterizzano. Si parla di lentezza, di solidarietà, di amicizia, di semplicità… valori che si avverte il bisogno di riscoprire. Insomma, pur essendo un fantasy, “Operazione White Christmas” non è slegato dalla realtà che ci circonda, anzi, è profondamente connesso ad essa.
3) I personaggi della storia sono tanti, tutti ben caratterizzati. Ce n’è stato uno in particolare con il quale sei entrata subito in sintonia? E al quale ti piacerebbe dare un seguito?
Quando ho iniziato a scrivere il racconto, da subito una cosa mi è stata chiara: Siria, Astrogulo, Capparuccia, Stidda, Rondò, Diciassette e tutti gli altri personaggi che popolano le pagine di “Operazione White Christmas” era come se già esistessero e si servissero della mia penna solo per uscire fuori e farsi conoscere. In pratica è come se il libro lo avessero scritto loro! Per quanto mi riguarda, li amo tutti indistintamente e non nego che mi piacerebbe vederli protagonisti di un’altra avventura… Vediamo cosa succederà e se loro vorranno!
5) Il libro è dedicato “all’ironia e alla fantasia, insostituibili antidoti contro i demoni che si agitano dentro ognuno di noi”. Quant’è importante nella tua vita l’ironia?
L’ironia e l’autoironia per me contano tantissimo: sono indispensabili per non prendersi troppo sul serio e per affrontare meglio e con un pizzico di humour le sfide quotidiane.
6) Perché hai scelto la strada dell’autopubblicazione con Amazon e non di farti pubblicare da una casa editrice tradizionale?
Per due motivi: da una parte, una volta terminato il racconto, avevo il desiderio di pubblicarlo subito. Era già novembre inoltrato, e con una casa editrice non sarei mai riuscita a “sfornare” il libro in pochi giorni, com’è stato con Amazon. D’altro canto, mi proponevo di cimentarmi anche nel campo dell’autopubblicazione, per sperimentarne i pro e i contro. Ho ritenuto che “Operazione White Christmas” fosse il testo perfetto per questa prova. Posso dire che mi sono trovata bene e sono contenta della scelta intrapresa.